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PROSERPINA: 

è la Dea della primavera e dei fiori. Figlia di Cerere, dea dell’agricoltura, fu rapita da Plutone che si innamorò di lei e la trascinò nel suo regno degli Inferi (il famoso "Ratto di proserpina"). La madre rese sterile la terra, ma a Proserpina fu concesso di tornarvi ogni anno in primavera, quando il suolo rifiorisce e offre i suoi frutti. Ed ecco nascere le stagioni: Primavera ed Estate contrapposti ad Autunno ed Inverno quando la figlia è lontana dalla madre Cerere che piange la sua lontananza. Nelle raffigurazioni pittoriche e scultoree la dea viene raffigurata come regina, quindi in trono vicina ad Ade o in scene di banchetto, ma sempre riccamente vestita e con numerosi gioielli, o durante il famoso "Ratto di Proserpina"; gli attributi della dea sono lo scettro, le torce, luce nell’Oltretomba, le spighe di grano, oppure il frutto del melograno ed il gallo, che annuncia l’alba e rappresenta una rinascita.

Nell'opera i fiori sono bianchi privati del colore con un sottofondo nerastro, a voler ricordare che allo stesso tempo Proserpina è sia Dea della Primavera ma anche Regina dell'oltretomba, una linea sottile tra vita e morte magistralmente raccontata da Ovidio.

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